martedì 26 luglio 2011

Madagascar: gli zebù

In Madagascar gli zebù ci hanno accompagnato in ogni paesaggio:dalle onnipresenti risaie, alle città, lungo ogni strada, sulla spiaggia, sulla laguna, nella foresta pluviale.
In Madagascar gli zebù sono infatti ovunque: con il riso, sono il caposaldo dell'economia e dell'alimentazione malagascia.
Uno zebù costa circa 180 euro ed una famiglia ne ha in media 2 o 3.
Nel sud dell'isola l'allevamento é più diffuso ed allora le mandrie sono molto numerose, con anche centinaia di capi di bestiame.Si riconoscono i guardiani di zebù perchè girano per le città con dei bastoni o lance di ferro in mano.
Lo zebù é un ottimo bovino: estremamente resistente al clima caldo, alle zecche e alla fatica, abbisogna di poco cibo e poca acqua per vivere.
Nelle risaie il suo contributo é essenziale per tirare l'aratro, di solito gli animali si nutrono poi delle stoppie di riso una volta che questo é raccolto, e pascolano liberamente nelle risaie.
Noi abbiamo visitato il Madagascar nella stagione secca quindi il riso era già raccolto e gli zebù erano nelle risaie a mangiare la paglia di riso.
C'é un perfetto equilibrio ecologico tra zebù e risaia, cooperano e vivono insieme, il ciclo del riso va di pari passo con quello degli zebù, che concimano la risaia, la arano, e ne mangiano poi gli scarti.

Anche nelle relazioni sociali gli zebù sono fondamentali in Madagascar: un giovane del sud viene considerato un uomo quando ruba per la prima volta uno zebù, quando una ragazza si sposa la famiglia di lei riceve in dono uno o due zebù dalla famiglia dello sposo.

Lungo la strada abbiamo visto in continuazione mandriani con i loro zebù in marcia.

I mandriani di zebù sono solitamente di etnia betsileo, si vestono con vistose coperte di lana colorata sulle spalle, scalzi, in testa sempre un cappello di paglia o di feltro, un bastone lungo e sottile in mano.

Siamo stati al mercato degli zebù di Ambalavao, dove ogni mercoledì e giovedì si tiene il secondo più grande mercato di bovini di tutta l'isola.I mandriani arrivano lì sopratutto dal sud, camminando per una settimana o 10 giorni, in media 30 km a piedi al giorno per arrivare al mercato.

L'area del mercato é una grande spianata di tipica terra rossa, divisa in due parti.

Da un lato vengono esaminati gli animali (divisi in maschi e femmine): si esaminano i vaccini, la taglia degli animali,le credenziali del proprietario.

Uno zebù grande é pagato 800 aryary ed uno piccolo 400 aryary.Il colore nero e bianco degli zebù é prefererito perchè considerato sacro.




Una volta venduti gli animali sono messi in grossi recinti di legno e marchiati con lettere colorate sulla schiena a seconda di chi li ha comprati, quindi caricati su grossi camion e portati verso il sud o verso la capitale.




La gobba degli zebù é molto tenera da mangiare, invece il resto della carne é piuttosto dura e fibrosa, noi ne abbiamo mangiato quasi ogni giorno come spezzatino di accompagnamento al riso bollito.

Nel sud del Madagascar,quando un ricco mandriano muore, tutta la sua ricchezza, cioè gli zebù, viene divisa tra il villaggio, quindi il suo corpo non viene seppellito bensì viene tenuto in casa sua finchè il villaggio non ha mangiato tutti gli zebù.Se la mandria conta centinaia di capi, la loro consumazione può richiedere anche mesi.Finalmente quando tutti gli animali sono stati divisi e mangiati, l'uomo viene seppellito e sulla sua tomba vengono messi i crani puliti di tutti gli zebù della sua mandria.




Degli zebù si utilizza tutto:con le corna si fabbricano cucchiai, pettini, posate ed oggetti vari perché sono molto resistenti.

Davvero per il Madagascar gli zebù sono animali totem, sulle tombe di personaggi illustri si usa mettere un grosso cranio di zebù, vero o intagliato in legno o pietra.

Ora mi sembra strano uscire di casa e non trovare più gli zebù che pascolano lentamente lungo ogni strada e non vedere i coloratissimi mantelli di lana dei mandriani betsileo.

Gli zebù sono rimasti in me come uno dei ricordi più tangibili del modo di vivere malgascio.

2 commenti:

  1. bello questo post...mi fai sempre venire voglia di prendere un areo e partire
    Un bacione
    fra

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  2. Tornare dall' Africa è una sensazione strana... è proprio un altro mondo vero? anche a me quando sn tornata da la, mi faceva strano non vedere le antilopi che erano ovunque e riprendere contatto con il mondo non selvaggio!In Africa provavo un senso di libertà di assurdo :) mi sembrava di vivere su un altro pianeta! :)

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